Nicholas Green: l'area gioco del Parco delle Cascine

Sabato mattina abbiamo fatto un salto al BioBlitz, io e la Pimpere. Al Parco delle Cascine, naturalmente, dove altro vuoi cercare tanta biodiversità? 

E voi lo sapete, il parco delle Cascine è il polmone verde di Firenze. 

La prima cosa che viene in mente ad un fiorentino quando si nomina il Parco delle Cascine, sono i prati, i runner, i bambini che imparano ad andare in bicicletta senza rotelline, i giochi di pallone sul pratone, i pic nic, i cavalli. 

Questo è il meraviglioso parco delle Cascine.

E in questo Parco di sconfinati prati verde c'è anche un'area gioco. Questa.

Ovvero, l'unico fazzoletto di cemento, dentro il polmone verde della città. Ma si può??

L'area gioco è divisa in due settori: quello per i piccoli e quello per i grandi.

L'area gioco per i piccoli presenta:

• una casetta tutta colorata

• una molla a gallina

• uno scivolo "barca a vela" picciiiiiiino picciiiiino. 

Roba che i 2enni se lo scendono in piedi senza pericoli, o anche a testa in giù.

Ci sono anche le palle del pallottoliere, sullo scivolo.

Ha un tronco della scaletta scollato, ahimè.

Al di là di un muretto fatto di rose spinosissime...

...troviamo due altalene con seggiolino. Più in là anche due altalene semplici.

E poi l'area gioco per i più grandi, rappresentata dal grande castello del "dragone". E' per bimbi grandi, sì, in effetti tanti passaggi sono un po' difficili e talvolta anche pericolosi. Per un 2enne, eh.

Il modo più semplice di salire è la scaletta, molto larga, così che ci possono passare anche più bambini senza che si creino ingorghi. I bimbi piccoli, che generalmente ancora si aggrappano da entrambe le parti negli scivoli standard, qui salgono abbracciati ad una ringhiera. 

Poi il passaggio diventa da funamboli. Un piede davanti all'altro su una trave in legno. Naturalmente corredata di ringhiera. Per fortuna che la Pimpere ha i piedi piccoli e poteva metterli uno a fianco all'altro. Niente foto della Pimpere che tenta l'impresa, ero troppo impegnata a essere pronta a recuperarla in caso di caduta libera.

Poi si può andare allo scivolo di destra, al quale si accede anche attraverso la rete di corda laterale.

O allo scivolo di sinistra. 

Ma attenzione: qui c'è uno scalino bello alto, che la Pimpere ha saltato da seduta. Ma dopo che gliel'ho fatto notare. Sennò lei era pronta a tuffarsi di testa.

Altrimenti è anche possibile andare a dritto e infilarsi nel tunnel rosso. 

Chi è fuori non vede assolutamente cosa succede là dentro, con la conseguenza che non sai più dove andare a recuperare il figliolo, da quale parte del tunnel sbucherà. Come è successo a me, che mi hanno chiamato urlando altri genitori, vedendo la Pimpere tentata da un volo un po' ambizioso da una di queste aperture un po' pericolose, sbucata chissà dove, mentre io con la testa tra le nuvole, aspettavo che uscisse dalla parte opposta.

E poi altri particolari: l'arrampicata...

... la pertica.

Mi mette un po' tristezza questa area gioco. Che è l'unico tratto cementato. Che ha dei colori tristi. Che nel complesso non dà l'idea di vitalità, ed è un po' "smorta". Peccato, perchè inserita in un posto così, sarebbe potuta diventare un'eccellenza.

Voto 6/10. 

Si raggiunge bene in auto, poi parcheggiate in Piazza Kennedy, che di posti ne ha parecchi. Anche in bici, c'è la pista ciclabile lungo l'Arno, assolutamente consigliata.