Ho spesso buttato l'occhio dentro quella strana porticina del lA FeLiCitA' ritagliata nel muro di recinzione, notando l'area gioco di San Salvi, proprio accanto al Cenacolo di Andrea del Sarto, e in prossimità del Parco di Salvi (l'ex manicomio, per intenderci).
Ciò nonostante non ci siamo mai fermate, io e la Pimpere, perchè avevo sentito pareri negativi. Poi, visto che eravamo in zona con la bicicletta, abbiamo deciso di provarla.
Ciò nonostante non ci siamo mai fermate, io e la Pimpere, perchè avevo sentito pareri negativi. Poi, visto che eravamo in zona con la bicicletta, abbiamo deciso di provarla.
La pista ciclabile più vicina è quella di via De Amicis, poi le stradine che portano all'area gioco sono strette e anche abbastanza trafficate e quindi noi abbiamo optato per il marciapiede. Altrimenti, se siete dall'altra parte della ferrovia, c'è un comodo sottopassaggio da via Chiarugi. Vi sconsiglio, se siete in bicicletta, il sottopassaggio sotto il cavalcavia di Piazza Alberti, che ha una rampa strettissima e ripidissima. Meglio arrampicarsi fino in cima e poi giù col vento che ti scompiglia i capelli.
Se invece siete in macchina, non c'è un parcheggio vero e proprio, ma un posticino in via San Salvi o strade limitrofe si trova senza troppi problemi.
Dopo aver attraversato la porticina, ci siamo ritrovate su una passerella in cotto, che conduce direttamente ad un mini-boschetto davvero suggestivo, fatto da tanti alberi altissimi dal tronco affusolato, le cui fronde arrivavano ad altezza testa.
Dietro il mini-boschetto è nascosta l'area gioco, in una piccola radura erbosa riparata e raccolta dagli alti alberi perimetrali, che regalano un po' d'ombra che con questi 30 e più gradi fa sempre piacere.
Ecco i giochi:
- 2 altalene con seggiolino
- 2 altalene "normali"
- 2 molle, di cui una a 4 posti per il gioco di gruppo
- 2 casette, una tutta colorata ed una tutta in legno, con tanto di panche e tavolino. La Pimpere è impazzita a giocarci dentro, facendo finta di mangiare e salutando dalle balaustre
- uno scivolo grande, con la scivolata in plastica e la struttura in legno, con scalette facili da salire. L'arrivo è parecchio rialzato, la Pimpere neanche toccava terra con i piedi!
- uno scivolino più piccolo, con salita facilmente accessibile.
- 1 palestrina, ma è roba da grandi!
Oltre ai giochi tradizionali dietro l'area gioco, subito dopo un'altra fila di alberi, c'è una zona erbosa libera, dove i maschietti hanno improntato un campetto per giocare a pallone.
C'è anche una struttura abbandonata, un piccolo casottino, che non so che funzione abbia avuto. Da lì si dipartono due cordoli in cemento paralleli, ormai resi quasi invisibili dall'erba, che portano fino ad un cancello: anche se il fatto che siano di cemento smentisce apertamente la mia idea, a vederli così ho subito pensato ad un binario abbandonato... e mi piace tenerli nella mia mente con questa immagine un po' surreale.
Una volta stanche dei giochi, visto che eravamo lì con la bici, ce ne siamo andate a fare un giro dentro il Parco di San Salvi, che è, naturalisticamente, splendido. Pieno di verde, di alberi enormi e monumentali, di chiome alte, di specie esotiche. A mio parere dovrebbero riqualificarlo anche sotto l'aspetto naturalistico e rendere fruibile alla popolazione un così gran patrimonio arboreo.
La Pimpere ha apprezzato soprattutto i numerosi treni che si vedono passare dalla strada interna al parco, che costeggia la ferrovia. Era tutto un esclamare "ciuf! ciuf!".
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